Elevato consumo di antocianine associato a riduzione del rischio di infarto miocardico nelle donne giovani e di mezza età


La attuale conoscenza dei fattori di rischio modificabili per prevenire l'infarto del miocardio nelle donne giovani e di mezza età è limitata, e l'impatto della dieta è in gran parte sconosciuto.
I flavonoidi assunti con la dieta esercitano potenziali effetti benefici sulla funzione endoteliale in studi a breve termine; tuttavia, la relazione tra assunzione abituale e rischio di infarto miocardico nelle donne è sconosciuta.

Sono state seguite 93.600 donne di 25-42 anni di età provenienti dal Nurses’ Health Study ( NHS ) II che erano sane al basale (1989) per esaminare la relazione tra antocianine e altri flavonoidi e rischio di infarto miocardico.
L'assunzione di sottoclassi di flavonoidi è stata calcolata da questionari validati sulla frequenza della assunzione di cibo raccolti ogni 4 anni, utilizzando una versione aggiornata e ampliata del database dello US Department of Agriculture.

Durante 18 anni di follow-up, sono stati segnalati 405 casi di infarto miocardico.

È stata osservata una associazione inversa tra maggiore assunzione di antocianine e rischio di infarto del miocardio ( hazard ratio, HR=0.68; P=0.03, quintile più alto vs il più basso ) dopo aggiustamento multivariato.

L'aggiunta di condizioni intermedie, tra cui una storia di ipertensione, non ha attenuato in modo significativo il rapporto ( HR=0.70; P=0.03 ).

L’assunzione combinata di due cibi ricchi di antocianine, mirtilli e fragole, tendeva ad essere associata a un ridotto rischio di infarto miocardico ( HR=0.66 ), in un confronto tra coloro che consumavano più di 3 porzioni alla settimana e quelli con un’assunzione più bassa.

L'assunzione di altre sottoclassi di flavonoidi non è risultata significativamente associata al rischio di infarto miocardico.

In conclusione, un elevato apporto di antocianine può ridurre il rischio di infarto miocardico in prevalenza nelle giovani donne.
Sono necessari studi di intervento per esaminare ulteriormente l'impatto sulla salute dell’aumento di assunzione di cibi comunemente consumati ricchi di antocianine. ( Xagena2013 )

Cassidy A et al, Circulation 2013; 127: 188-196

Cardio2013 Gyne2013



Indietro

Altri articoli

È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...


I pazienti di età pari o inferiore a 50 anni che hanno sofferto di un infarto miocardico e hanno malattie...


E' stato studiato l'Acido Linoleico dietetico e le concentrazioni plasmatiche in relazione al rischio di diabete di tipo 2 nei...


I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...


Gli studi attuali che hanno valutato il rischio di ictus, infarto del miocardio e decesso nei pazienti sottoposti a terapia...


Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici, il rischio di insufficienza cardiaca tra...


L’aumento del rischio di demenza dopo infarto miocardico può essere mediato da fattori di rischio condivisi ( ad esempio, aterosclerosi...


Uno studio ha dimostrato che i pazienti con malattia infiammatoria intestinale sono a maggior rischio di infarto miocardico. L'infiammazione cronica è...


L’attività di malattia dell' artrite reumatoide e l'infiammazione sistemica associata sono state collegate a gravi infezioni, infarto del miocardio ed...


L'infarto miocardico silente è associato a un aumentato rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca. Sebbene l'infarto miocardico silente rappresenti circa...